icerbox Barigozzi Sfilata by Unknown

autore:Unknown
Format: epub

9.

Il gioco si fa duro

– Che tragedia: prima la stilista, poi l’assistente dell’assistente! A questo punto, si potrebbe quasi pensare a un serial killer ossessionato dagli abiti di Apollonia C. O magari, da chiunque abbia una taglia extralarge – osservò drammaticamente Patti, aggiungendo due abbondanti cucchiaini di miele d’acacia al tè per poi mescolare con vigore.

– Ma Lallo non era una taglia extralarge! Casomai una extrasmall. Per essere un ragazzo aveva una costituzione molto esile – sbottò Rosanna.

Entrambe si girarono verso Clara. Non aveva ancora detto una parola ed era scura in volto. Non era da lei.

– Come mai sei così seria? Sei preoccupata per questa ennesima… tragedia? – le chiese Patti porgendole una tazza di tè fumante. Aveva pronunciato la parola tragedia con una sorta di compiacimento, e la cosa non era sfuggita alle amiche. Ma che Patti avesse un debole per il melodramma a tinte forti non era un mistero per nessuno.

Erano quasi le cinque. Quel pomeriggio c’era stato pochissimo movimento. D’altra parte, chi aveva voglia di andarsene in giro sotto una pioggia battente? Finora, si erano viste solo due ragazze in cerca di “una cintura elasticizzata in stile western”, la signora Boitani che era passata a ritirare la camicetta con le modifiche sullo scollo, e un tizio che era entrato per chiedere se conoscevano una bulloneria in zona. Nessuna di loro aveva la minima idea di cosa fosse una bulloneria, a parte che forse vendeva bulloni, ma non ebbero cuore di farglielo sapere. Un “no, mi spiace” fu più che sufficiente.

Pioveva ininterrottamente ormai da quasi due ore. Sembrava il diluvio universale. I lampioni erano già accesi e oltre la vetrina la vista sulla strada sembrava un paesaggio di Monet. Clara aggiunse tre zollette di zucchero di canna al suo tè e ci soffiò sopra. Era ancora troppo bollente per lei, che lo beveva tiepido. Appoggiò la tazza del servizio di porcellana dipinto a mano a fiorellini verdi e malva sul bancone e si mise a guardare fuori. Non si sarebbe stupita di veder passare un branco di pesci. O magari una balena. Ormai mancavano pochi giorni all’inizio della primavera, peccato che marzo portasse con sé quegli acquazzoni violenti che spingevano la gente a restarsene rintanata in casa. Le perturbazioni climatiche, comunque, erano l’ultimo dei suoi pensieri. La verità è che era davvero imbufalita.

– Sei in ansia per Dominique? Hai paura che ci vada di mezzo lui in qualche modo? – insistette Rosanna.

Clara guardò le amiche. Sì, aveva bisogno del loro aiuto. E sì, era venuto il momento di fare il punto della situazione.

– È così, sono arrabbiata, accidenti – si sfogò. – E sono anche preoccupata. Chiunque sia l’assassino o l’assassina, temo che abbiamo a che fare con una personalità complessa, estremamente pericolosa. Un essere malvagio che non agisce solo per interesse, ma è anche spinto da una sua logica follia.

– Cosa intendi dire? – chiese Patti.

– Per spiegarmi meglio, proverò a elencare i fatti salienti. Apollonia viene deliberatamente spinta giù da una finestra mentre a qualche

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.